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Dalla CAO allarme lauree straniere o false. Per Renzo “una autentica catastrofe per la professione”
[venerdì 23 ottobre 2009]

La CAO nazionale ha lanciato da Padova durante il convegno “Odontoiatria italiana tra passato e futuro: dalla formazione all’aggiornamento continuo”, l’allarme contro le lauree false e quelle facili prese in atenei stranieri.

“C’è una situazione di oggettivo pericolo: lo sdoganamento nel nostro Paese di soggetti che hanno conseguito le cosiddette lauree facili in ambito europeo o in altri paesi extracomunitari”, denuncia il presidente nazionale CAO Giuseppe Renzo.  “Un’autentica catastrofe –continua- fatta di falsi professionisti che potrebbero così esercitare la professione di odontoiatri a scapito di pazienti inconsapevoli e a scapito di un qualsiasi principio di legalità”.

Nonostante dati certi sul fenomeno ancora non ci siano Renzo ritiene che comunque sia “in via di intensificazione da quando l’UE ha allargato i suoi confini verso Est” e coinvolge Ministero, Università per aumentare la vigilanza.

Fare argine comune è l’impegno che esce dal convengo secondo quanto pubblicato sul proprio sito dalla CAO, ricordando come “le lauree conseguite all’estero pare essere un capitolo nuovo nell’era della libera circolazione in ambito UE e della globalizzazione, che ha tra i suoi effetti negativi proprio la facilitazione di fenomeni illegali, mascherati dietro una malintesa libertà di agire contro le leggi esistenti nel nostro Paese. Una sorta di globalizzazione di fenomeni delinquenziali, che, essendo oltre e contro le leggi, di fatto sono fuorilegge”.  


La normativa italiana, seguendo quanto indicato da quella europea, prevede che per il riconoscimento delle lauree conseguite in paesi UE non sia automatica ma si debba presentare una domanda ed una serie di documenti al ministero della Salute che prima di autorizzare il riconoscimento può effettuare una serie di verifiche.  

Un lavoro di verifica complesso come ha sottolineato la dott.ssa Egle Parisi del ministero della Salute durante il suo intervento a Padova. L’ampia casistica trattata dal Ministero sul fronte delle richieste di riconoscimento di lauree prese all’estero portata al convengo lo ha dimostrato. Lavoro di verifica evidentemente efficace visto che molte delle richieste sono state bloccate.


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