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Antitrust sanziona l'Ordine di Bolzano. L’Ordine “ha ostacolato la concorrenza contrastando la pubblicazione dei prezzi dei dentisti”
[lunedì 2 novembre 2009]

E’ stata pubblicata oggi la sentenza con la quale l’Autorità Garante della Concorrenza  e del Mercato, nella riunione del 7 ottobre scorso, ha sanzionato l’Ordine dei medici chirurghi ed odontoiatri della provincia di Bolzano in quanto avrebbe ostacolato la concorrenza tra i liberi professionisti.

La vicenda risale al 2005 quando l’associazione Centro Tutela dei Consumatori di Bolzano (CTCU) inseriva sul proprio sito web una tabella di raffronto dei prezzi praticati, per il medesimo tipo di prestazioni odontoiatriche, dai dentisti della Provincia di Bolzano che volevano aderire. Lo scopo dell’iniziativa, denominata “Prezzi Trasparenza Online” era quello di fornire un servizio informativo ai consumatori circa i prezzi delle singole prestazioni odontoiatriche richiesti nell’area della Provincia di Bolzano. Su invito dell’Ordine molti degli aderenti avevano in seguito ritirato la loro disponibilità alla pubblicazione. Nel 2008 il CTCU, anche a seguito del decreto Bersani, aveva nuovamente riproposto il progetto e nuovamente l’Ordine aveva invitato gli iscritti a non aderire. Una decina quelli che avevano pubblicato le loro tariffe sul sito del CTCU e che successivamente si sono visti recapitare dall’Ordine una missiva attraverso la quel venivano invitati a recedere dalla iniziativa per non incorrere in possibili sanzioni disciplinari per grave infrazione al codice deontologico. Il CTCU ricorreva all’AGCM che apriva un procedimento di indagine nei confronti dell’Ordine ravvisando un vero e proprio comportamento possibilmente lesivo e  restrittivo della concorrenza.

Con la sentenza pubblicata oggi l’Antitrust ritiene colpevole l’Ordine per aver ostacolato l’iniziativa del CTU condannandolo a pagare una multa di 5 mila euro e, entro 90 gironi, “rimuovere i comportamenti contestati dall’Autorità”.

Secondo l’Antitrust l’Ordine, attraverso le missive inviate agli iscritti, “ha messo in atto un’intesa restrittiva della concorrenza, tuttora in corso, che ha impedito in concreto la pubblicazione e il confronto dei prezzi da parte degli odontoiatri iscritti all’Albo tenuto dall’Ordine di Bolzano. L’intesa ha ristretto la concorrenza tra i professionisti impedendo loro di utilizzare una leva concorrenziale essenziale in un settore dove il livello di competizione è già basso, con effetti particolarmente negativi per i consumatori”.

 


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