Molto spesso i sondaggi che si occupano di salute non comprendono domande riguardanti lo stato di salute orale ed in particolare la valutazione dell’impatto psicologico di queste problematiche e l’auto-percezione da parte dei pazienti.
Uno studio pubblicato sulla rivista dell’Associazione dei dentisti canadesi Journal of Canadian Dental Association ha raccolto dati a livello nazionale sull’impatto dei disordini orali su di un campione rappresentativo di adulti canadesi confrontando i risultati con sondaggi simili condotti in Gran Bretagna e Australia.
I dati sono stati raccolti attraverso interviste telefoniche basate su chiamate casuali; l’impatto della salute orale è stata misurata utilizzando un questionario (OHIP-14) per indagare l’impatto funzionale e psicologico in seguito a problemi con denti, bocca o protesi. In totale sono state raccolte 3.019 testimonianze e tra queste solo il 19,5% ha riportato uno o più dei 14 problemi evidenziati dal test. L’identikit del paziente che “soffre” di più dal punto di vista psicologico è costituito per lo più da edentuli (30,7%) riabilitati attraverso protesi mobili che si rivolgono a strutture pubbliche per le cure, si recano dal dentista sporadicamente e hanno un livello di reddito medio-basso: caratteristiche analoghe a quelle riscontrate da sondaggi simili condotti recentemente in Gran Bretagna e Australia.
Dallo studio emerge come in Canada un adulto su cinque ha manifestato un approccio negativo verso le problematiche della propria salute orale anche se, sostengono i ricercatori, saranno necessari ulteriori studi per identificare i materiali e le determinanti psicologiche che sono all’origine di queste considerazioni negative.