Riconoscimento internazionale della ricerca condotta dalla 2 Università di Napoli e pubblicata sulla rivista European Cells and Materials Journal sulla ricostruzione dell’osso mandibolare umano per mezzo di cellule staminali autologhe della polpa dentale. Si tratta di un importante passo avanti per la chirurgia maxillo-facciale dove la riparazione e la rigenerazione dell’osso è particolarmente importante per le funzioni del linguaggio, della masticazione, della deglutizione e delle espressioni facciali.
Secondo il Dottor David Matzilevich, M.D., Ph.D. e consulente scientifico di StemSave leader di mercato nel settore del recupero delle cellule staminali “questi studi clinici sono veramente significativi, in quanto le cellule staminali autologhe dentali sono state sviluppate in vitro e allo scopo di riparare le ossa oro-maxillo-facciali. Queste cellule agevolano anche il trapianto, eliminando le complicanze immunologiche come il rigetto o l'infiammazione eccessiva. Ciò è molto importante in quanto crea un ambiente che è più adatto per una crescita effettiva di nuove ossa mandibolari. Questo approccio sembra anche essere superiore rispetto alle attuali metodologie che utilizzano tessuti cadaverici, o tessuti per l'innesto provenienti da altre parti del corpo. Sono molto contento che le cellule staminali dentarie abbiano ora chiaramente un ruolo chiave nell'ingegneria tissutale e nella medicina rigenerativa, ora che è stato dimostrato come si differenzino in molteplici linee cellulari”.
I risultati della ricerca evidenziano quindi come l’utilizzo delle cellule staminali del paziente stesso raccolte dai denti per riparare il tessuto osseo potrà avere un crescente numero di applicazioni per il trattamento di un'ampia gamma di malattie, di traumi e di lesioni .