Ministri, parlamentari, presidenti di commissione da oggi non potranno più certo dire non lo sapevo. La CAO nazionale ha inviato a tutto il mondo politico italiano il libro bianco sull’abusivismo presentato il 19 dicembre scorso. Scopo dell’iniziativa, scrive nella nota di presentazione il presidente CAO Giuseppe Renzo, è “offrire una conoscenza più approfondita del grave fenomeno dell’abusivismo e del “prestanomismo” in campo odontoiatrico”.
Disponibile “per dare una risposta sempre più efficace all’esigenza di tutela della salute dei cittadini”, la CAO avanza due proposte per cercare di risolvere il problema. “La prima –suggerisce il dott. Renzo- è quella di rilanciare, come stiamo facendo in questo momento, un programma di sensibilizzazione e vorrei dire di educazione dei cittadini sul pericolo dell’abusivismo e del “prestanomismo” continuando contestualmente nell’opera di “pressing” su tutte le istituzioni interessate affinché pongano in essere tutte le misure necessarie a colpire questi fenomeni. La seconda è quella di approfondire un’ipotesi di riforma dell’ art. 348 del C.P. che colpisce l’esercizio abusivo delle professioni, dimostrando la propria incapacità dissuasiva nei confronti degli abusivi”.
Ma non solo, la CAO nazionale propone anche di depenalizzare il reato di esercizio abusivo della professione. “Non certo per negarne l’assoluta gravità etica –precisa Renzo- ma per prevedere una sanzione amministrativa e pecuniaria estremamente elevata: da 20.000 a 200.000 euro con conseguente confisca delle attrezzature che potrebbero essere messe a disposizione del volontariato e delle organizzazioni no-profit”.