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Abusivi nel modenese, padovano, milanese ed in provincia di Firenze. Condannato titolare di studio ad Empoli mentre nel padovano dentista patteggia la pena per aver truffato l’Asl
[venerdì 22 gennaio 2010]

In provincia di Modena la Guardia di Finanza, durante un controllo fiscale, ha sorpreso un odontotecnico mentre curava una paziente. Stando quanto pubblicato dalla stampa l’odontotecnico lavorava nel laboratorio attiguo ad uno studio dentistico regolarmente intestato ed autorizzato –separato solo da una porta interna – ma spesso “sconfinava” preferendo la cura della carie alle ceramiche. Denunciato il finto dentista mentre si sta valutando la posizione del medico titolate dello studio spesso assente, che si è detto “sconcertato da quanto scoperto dalle Fiamme Gialle”.

I Nas hanno scoperto nel padovano all’interno di un poliambulatorio un odontotecnico mentre svolgeva cure odontoiatriche.

In provincia di Firenze un finanziere, fintosi paziente, ha permesso di smascherare padre e figlio, rispettivamente di 80 e 50 anni, che gestivano da molti anni due studi dentistici.

In provincia di Trapani ad essere denunciata dalla Guardia di Finanza è stata un’assistente dentale che svolgeva attività odontoiatrica. Denunciato per concorso in esercizio abusivo anche il dentista iscritto all’Albo, titolare dello studio, presente mentre l’assistente lavorava.

Nel milanese la Procura ha nuovamente disposto la chiusura di uno studio dentistico nel quale lavorava un italiano in possesso di laurea conseguita in Afghanistan ma mai riconosciuta in Italia. Denunciato anche il direttore sanitario.

Si è conclusa con la condanna a 250 euro di multa la vicenda dell’odontoiatra titolare dello studio ad Empoli in cui nel 2008 è stata scoperta dai Nas una ragioniera mentre curava una paziente. La ragioniera ha già patteggiato la pena pagando una sanzione di 4mila e 560 euro. Il quotidiano La Nazione  nel ripercorrere la vicenda ricorda come i due fossero già stati al centro di inchieste per lo stesso reato.

Nel padovano un dentista ha invece patteggiato la pena ad un anno e 8 mesi di reclusione per l’accusa di aver truffato l’Asl con fatture gonfiate per 270 mila euro. La pena è stata sospesa ma il dentista dovrà ora subire il processo civile intentato dall’ASL nella speranza di ottenere il risarcimento delle somme versate indebitamente.


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