Ha fatto molto discutere la sentenza del TAR di Bologna che ha di fatto legittimato la pubblicità sanitaria da parte delle società pronunciandosi contro la decisione dell’Ordine dei Medici Chirurgi della provincia di Bologna di intimare la cessazione della campagna pubblicitaria ad una società del gruppo Vital Dent.
Come anticipato a ildentale.it dal presidnete CAO di Bologna Carlo D’Achille, il consiglio direttivo dell’OMCeO di Bologna, nella riunione di ieri 28 gennaio, ha deciso all’unanimità di ricorrere presso il Consiglio di Stato.
“Il nostro ricorso contro la sentenza del TAR –ci spiega il dott. D’Achille- costituisce un atto dovuto nei confronti di tutti gli iscritti al fine di tutelare la cittadinanza e la professione odontoiatrica da una deregolamentazione pericolosissima nell’ambito della pubblicità sanitaria. La perdita di ogni controllo sul messaggio pubblicitario effettuato da società di capitale da parte degli Ordini può esporre a rischi concreti la salute pubblica che, e ancora una volta desidero sottolinearlo, dovrebbe rappresentare il bene primario da tutelare. Ribadisco sino all’esasperazione questo concetto: solamente i medici e gli odontoiatri, in un ambito di autoregolamentazione, posseggono le competenze tecnico-scientifiche per valutare il messaggio pubblicitario in ambito sanitario. Delegare ad altri questo compito non può che esporre la cittadinanza ad una pubblicità lesiva per la salute di tutti”.