Uno studio sull’amalgama dentale a base di mercurio pubblicato sulla rivista “Chemical Research in Toxicology” dimostra che il materiale utilizzato per otturazioni è meno tossico di quanto si pensa; almeno nelle “vecchie” formule.
Il team del dott. Graham George dell’Università di Saskatchewan in Canada ha infatti verificato che l’amalgama a base di mercurio utilizzata in odontoiatria da oltre un secolo può esistere in diverse forme chimiche, ciascuna con una diversa tossicità e le formule utilizzate sono cambiate nel corso del tempo.
Utilizzando una speciale tecnica a raggi-X i ricercatori hanno analizzato la superficie di amalgama appena preparate e le hanno confrontate con le superfici di amalgama risalenti a circa vent’anni fa. I risultati hanno mostrato che quelle recenti contenevano una forma di mercurio potenzialmente tossica mentre quelle di 20 anni fa contengono una forma di mercurio, chiamato beta-solfuro di mercurio, che non è tossico per l’organismo. Il dibattito sulla pericolosità o meno di questo materiale continua.