Esporre i bambini al fumo passivo può incidere anche sulla loro salute parodontale secondo uno studio pubblicato sulla rivista “Journal of clinical periodontology” (2010; 37: 160–164) e condotto dal Dipartimento di Pardontologia della Università di Kirikkale in Turchia. L’obiettivo della ricerca è stato quello di valutare l’esposizione al fumo passivo attraverso la valutazione del livello di cotinina, un prodotto della trasformazione della nicotina da parte dell’organismo che rimane a lungo nell’organismo, la cui concentrazione rimane nelle urine e nella saliva come nel sangue.

La ricerca è stata condotta su 109 bambini di età compresa tra i 6 e 12 anni suddivisi in due gruppi in base all’esposizione al fumo passivo (51 i bambini esposti al fumo passivo e 58 non esposti), considerando diversi indicatori come l’indice di placca, il sanguinamento gengivale e livello di attacco clinico (CAL). Per ciascun soggetto sono stati raccolti campioni di saliva e di urina che sono stati analizzati per determinare la concentrazione di cotinina.

Dall’esame del livello di cotinina è emerso che la sua concentrazione media nella saliva era significativamente maggiore nel gruppo dei soggetti esposti al fumo passivo risultando paricolarmente elevata nei casi di bambini il cui padre o madre fossero fumatori (p<0,05) se confrontato con il valore in bambini i cui genitori non fumano. Per quanto riguarda gli altri indicatori rilevati, il valore medio di livello di attacco clinico osservato era significativamente più basso nei bambini esposti al fumo rispetto a quelli non esposti (0,09 mm; p <0,05) il che indica, secondo gli studiosi, come questi soggetti siano più a rischio di parodontotiti.

La conclusione a cui giungono gli Autori è che i bambini che hanno uno o entrambi i genitori fumatori sono più esposti ai rischi negativi per la salute dei tessuti parodontali che la nicotina può provocare; oltre a tutte le altre patologie legate al fumo passivo.