Durante una serie di controlli negli studi odontoiatrici, i Nas hanno nuovamente sequestrato uno studio odontoiatrico in provincia di Caserta che continuava ad operare nonostante fosse stato già chiuso per mancanze dei requisiti igienico sanitari.
Capita in provincia di Trento qualche anno fa. Durante un normale controllo un odontotecnico viene denunciato per abusivismo, a seguito delle indagini sotto inchiesta finisce anche il prestanome. L’odontotecnico patteggia mentre il medico preferisce andare al dibattimento processuale che si è concluso in questi giorni con la condanna del medico per concorso in esercizio abusivo della professione a 4 mesi reclusione ed altrettanti di sospensione dalla professione. La sentenza, informa la stampa locale è stata inviata all’Ordine che aprirà una procedura disciplinare.
E’ stato invece condannato a 2 mesi di reclusione con pena sospesa un abusivo di Prato scoperto nel 2002 ad esercitare il professione di odontoiatra.
La prescrizione salva invece un cittadino italiano con titolo di studio polacco non riconosciuto accusato di esercizio abusivo. Nel 1999, in provincia di Piacenza, una paziente denuncia il presunto dentista per lesioni ed esercizio abusivo della professione. Dopo una serie di accertamenti e perizie l’accusa di lesioni viene archiviata perché il denunciato è riuscito a dimostrare che il lavoro era stato seguito a regola d’arte mentre viene condannato per esercizio abusivo della professione. Il condannato ricorre in appello e qualche giorno fa il giudice lo assolve per prescrizione.