“Il moderno studio odontoiatrico si delinea come struttura multispecialistica, idonea ad accogliere il paziente e a occuparsi delle sue più diverse esigenze e richieste di prevenzione, cura e riabilitazione dell’apparato stomatognatico”. A sostenerlo è il dott. Dario Betti dell’Università degli studi di Padova attraverso un Lavoro pubblicato su Dental Cadmos (2010;01:39-50) che ricorda come l’odontoiatra ricorra alla collaborazione di altre figure professionali, afferenti a discipline affini o correlate alla sua.
“Non è infrequente –sostiene- che lo studio dentistico si avvalga di collaboratori dia altre discipline, sia esterni, sia collocati operativamente nella struttura dello studio, quali ortodontisti e chirurghi maxillo-facciali, otorinolaringoiatri, fisiatri, posturologi, logopedisti e igienisti; invece la figura dello psicologo è molto più rara, se non praticamente assente”.
Nel Lavoro viene evidenziato come comportamento e comunicazione abbiano oggi assunto un valore clinico pari alla manualità, nella gestione del paziente odontoiatrico e suggeriscono l’introduzione della figura dello sociologo in uno studio associato.
Tale proposta, spiega l’Autore, nasce dall’osservazione dei molti ambiti in cui l’intervento dello psicologo potrebbe essere utile, con lo scopo di promuovere il benessere biopsicosociale del paziente attraverso attività volte alla cura e alla prevenzione primaria e secondaria della patologia, ma anche del disagio, del malessere psicologico e della patologia psichica, nonché alla promozione della cultura della salute.