In letteratura molti sono i lavori che indicano gli effetti negativi del diabete sia sull’osteointegrazione implantare che sulla guarigione dei tessuti molli. Sebbene il rischio di fallimento in pazienti diabetici sia elevato, gli Autori del lavoro pubblicato su Italian Oral Surgery (2010;1:17-25) evidenziano come studi sperimentali hanno dimostrato come sia sbagliato generalizzare e precludere le terapie implantari su pazienti diabetici
“La patologia diabetica –sostengono gli Autori- non rappresenta una controindicazione al trattamento implantare, ma costituisce un fattore di rischio di fallimento implantare se sottovalutata o se associata ad altri fattori quali fumo e scarsa igiene orale”.
La raccomandazione principale indicata è quella di tenere sotto controllo il valore glicemico nei soggetti con predisposizione familiare alla patologia: valore glicemico, inclusa emoglobina, che dovrebbe essere, indicano, minore del 6%. Viene poi consigliata la profilassi pre-operatoria con amoxicillina per os 2g un’ora prima dell’intervento, seguita da 1 g ogni 12 ore e mantenimento igienico domiciliare con colluttorio a base di clorexidina 0,12% per i primi dieci gironi. Il paziente, spiegano gli Autori, deve poi seguire una dieta ipocalorica e ipoglicemica.