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Abusivi in provincia di Teramo e Caserta. A Napoli i Nas sequestrano uno studio odontoiatrico, ma è quello dell’ospedale Cotugno. Nel FVG il bilancio di 5 anni di lotta al reato
[lunedì 15 marzo 2010]

A Mosciano in provincia di Teramo la Guardia di Finanza ha denunciato un diplomato odontotecnico per esercizio abusivo della professione odontoiatrica. Stando alla cronache i finanzieri si sono presentati nel suo studio fingendosi pazienti sorprendendolo mentre stava curando un paziente. In una nota la Guardia di Finanza informa che sono in corso ulteriori indagini per scoprire eventuali responsabilità di medici compiacenti. Oltre alla denuncia i Finanzieri hanno sequestrato lo studio.

I Nas di Caserta durante normali controlli di strutture sanitarie hanno scoperto in un comune della provincia due diplomati odontotecnici che esercitavano la professione di odontoiatra. Denunciati i due e sequestrato lo studio insieme all'attrezzatura.

L’azienda ospedaliera Cotugno di Napoli aveva pensato proprio a tutto per allestire il proprio ambulatorio odontoiatrico; locali appena ristrutturati, le ultime attrezzature per un investimento di trecentomila euro. Unico neo mancava l’autorizzazione sanitaria. E così, secondo quanto pubblica il quotidiano la Repubblica, i NAS lo hanno sequestrato locali e attrezzatura. “L’ambulatorio non è mai andato in funzione –dico al quotidiano i dirigenti dell’Asl- probabilmente è stato utilizzato una sola volta per dare assistenza a un paziente interno che aveva bisogno urgente di cure odontoiatriche”. Siccome trattasi di struttura “illegale” sono stati denunciati anche il direttore dell’ambulatorio ed il primario del reparto di chirurgia a cui la struttura afferisce.

Sempre in tema di abusivismo i NAS del Fvg hanno fatto il punto su cinque anni di attività durante un convengo organizzato dalla CAO dal titolo “Combatti l'abusivismo, libera la tua salute”. Tra il 2004 e il 2009 sono state sequestrate 15 strutture (di cui 6 a Udine, 3 a Gorizia, 4 a Trieste, 2 a Pordenone) per un valore complessivo pari ad oltre 7 milioni euro. Su tutto il territorio regionale, le ispezioni nei cinque anni sono state 353 (142 Udine, 46 Gorizia, 87 Trieste, 77 Pordenone), le denuncie penali 168 (93 Udine, 23 Gorizia, 34 Trieste, 18 Pordenone): l'80 per cento per violazione dell'articolo 348 codice penale e il restante 20 per cento per assenza di autorizzazioni. 158 le persone segnalate all'Autorità giudiziaria di cui 75 a Udine, 27 a Gorizia, 35 a Trieste e 21 a Pordenone, quelle segnalate all'autorità amministrativa sono 37 di cui 13 a Udine, 1 a Gorizia, 10 a Trieste, 13 a Pordenone. 8 le strutture sequestrate: 7 a Udine a 1 a Gorizia.

 


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