L’intento della due giorni di Sanremo promossa da FNOMCeO, CEOM e OMCeO di Imperia, era quello di gettare le basi per gettare le basi per una deontologia medica condivisa da tutti i professionisti europei. Intento raggiunto con la presentazione di un documento “bozza” che potrà essere arricchito di contributi, corretto e ampliato in vista della prossima riunione CEOM, già prevista a Lisbona all’interno della quale le correzioni raccolte potranno portare all’approvazione del documento finale. Ma dalla due giorni emerge anche la necessità di tutelare l’istituto ordinistico come strumento di tutela dei cittadini.
Attraverso il documento viene ribadito: “l’alto profilo sociale e civile dei principi deontologici che guidano l’esercizio professionale del medico e che sono posti a tutela dei diritti dei cittadini; che la CEOM debba avere il ruolo di proposizione e governance della deontologia medica europea, nella convinzione che molti fondamentali aspetti dell’etica medica originano da una comune sorgente di civiltà e di valori ed altri vanno invece prospettati in ragione dei nuovi contesti sociali e civili determinati sia dalla libera circolazione in Europa dei professionisti, dei servizi sanitari e dei pazienti , sia dai flussi migratori intra ed extracomunitari”. Attraverso i documento i professionisti europei “esprimono altresì l’esigenza che la CEOM assicuri una governance autorevole e tempestiva della continua produzione da parte di vari organismi europei di direttive, convenzioni e codici, fonti di messaggi etico deontologici spesso non sufficientemente condivisi ed incerti sui principi che devono guidare i rapporti tra medico e paziente e tra la medicina e la società; s’impegnano a procedere ad un costante aggiornamento dei Principes d’éthique médicale européenne, attraverso strumenti e procedure di consenso, capaci cioè di mobilitare culture , competenze ed esperienze per definire ed aggiornare quella piattaforma di valori e principi comuni su cui saldamente ancorare la moderna alleanza di cura tra i medici e i cittadini dell’Europa unita”.
Il documento entra nel merito delle seguenti questioni: informazione e consenso ed obiezione del medico; segreto professionale e riservatezza dei dati personali; informazione sanitaria e pubblicità dell’informazione sanitaria; salute ed attività sportive; rapporti tra professionisti.