Il Governo ha annunciato un incremento della lotta all’evasione fiscale ponendosi l’obiettivo di 16,6 miliari di euro da riscuotere tra imposte, tasse e contributo non pagati. Per questo, spiega l’Esecutivo, è stata messa a punto “un’azione integrata” tra l’Agenzia delle Entrate, Inps, ed Equitalia che per la prima volta definiscono obiettivi comuni per la lotta all’evasione.
Quindi i contribuenti si aspettino accertamenti sempre più mirati che toccheranno tutte le attività produttive, dalle grandi società ai piccoli professionisti.
Gli indirizzi operativi per la lotta all’evasione nel 2010 sono contenuti nella circolare n. 20/E con cui l’Agenzia delle Entrate detta il passo delle attività di prevenzione e contrasto e chiede ai suoi uffici di puntare a migliorare i risultati relativi alle singole attività di controllo, più che mirare a un mero incremento numerico.
Sul fronte dei controlli verso i professionisti resta alta l’attenzione sui contribuenti cui si applicano gli studi di settore che presentano situazioni di non congruità, mentre almeno il 5% degli accertamenti previsti, spiegano della Entrate, sarà destinato al controllo di coloro che, pur tenuti, non hanno presentato il modello dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi.
Una apposita campagna di controlli che partirà nel mese di maggio, toccherà invece da vicino la platea dei “congrui”. Saranno circa 10mila gli interventi complessivi previsti per verificare la veridicità dei dati dichiarati ai fini dell’applicazione degli studi di settore. Agli esercenti arti e professioni sarà riservato un numero maggiore di controlli rispetto allo scorso anno, privilegiando lo strumento delle indagini finanziarie.