L’Adiconsum Lazio torna a contrastare l’utilizzo del mercurio e di conseguenza l’amalgama dentale. Questa volta l’obiettivo è quello di una raccolta di firme da consegnare in Parlamento a supporto di una propria proposta normativa a garanzia di chi ha subito contaminazioni dall'uso di questo metallo.
''La pericolosità del mercurio rispetto agli organismi viventi –spiega all’agenzia Asca Fabrizio Premuti- è ormai comprovata scientificamente. In Europa il mercurio è stato bandito dall’amalgama ad uso odontoiatrico, in Italia ci si dimentica di essere parte dell'Europa e questo componente viene ancora usato. Ci si preoccupa di evitare l'ingestione di mercurio attraverso gli alimenti, i prodotti ittici subiscono attente analisi destinate ad evitare tali tipi di contatto, di contro, viene tollerato che del mercurio possa stabilmente essere a contatto con l'uomo per anni rilasciando il suo carico di tossicità all'organismo''.
''A causa di questo - ricorda - migliaia di italiani convivono con patologie a volte molto gravi derivanti dal mercurio. Patologie che arrivano a vere invalidità permanenti di cui lo Stato, che tollera l'uso di questa componente, non si fa alcun carico lasciando il cittadino solo a combattere la propria situazione di malato ed invalido''.
Per questo l'Adiconsum Lazio ha invitato il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, e tutte le altre regioni italiane a bandire il mercurio da usi terapeutici, intervenire sulle otturazioni che ne contengono sostituendole con otturazioni sicure, dare assistenza a chi ha residuato delle invalidità, fare informazione verso i cittadini su un piano di "bonifica" individuale dal mercurio coinvolgere gli odontoiatri su prevenzione e terapie necessarie.