Chi Siamo Iscriviti Archivio L'Esperto risponde Archivio SOle 24 Ore Odontoiatria  
Cefalea e disordini temporo-mandibolari, quali correlazioni?
[mercoledì 5 maggio 2010]

In letteratura, oggi, sempre più spesso il ruolo delle disfunzioni dell’ATM è determinante nell’eziopatogenesi di alcuni tipi di cefalee. Il Lavoro pubblicato su DoctorOS (2010;03:259-265) cerca di rilavare aspetti clinici e strumentali statisticamente significativi per uno screening differenziale precoce di disordini temporo-mandibolari (TMD) e cefalea di tipo tensivo (TTH), nonché possibili fattori di rischio oltre ad individuare l’incidenza di TTH, emicrania e cefalea a grappolo in pazienti con cefalea. Per effettuare la ricerca sono stati esaminati 240 pazienti con diagnosi di sospetta TMD. Tutti sono stati sottoposti a valutazione gnatologica e ad indagini della cinematica mandibolare mediante elettrognatografia (EGG) e risonanza magnetica (RM). 210 pazienti dei 240 considerati presentavano anche cefalea, per cui sono stati sottoposti a valutazione neurologica. Di questi 210 al 40% è stata diagnosticata emicrania, al 27% cefalea di tipo tensivo episodico frequente o cronico, al 2% cefalea a grappolo mentre il 31% risultava affetto da altre cefalee primarie o combinazioni tra le precedenti. Dopo gli esami solo 57 soggetti sono stati presi in considerazione per la ricerca in quanto soddisfacevano i criteri dell’IHS (International Headache Society) per cefalea di tipo tensivo episodico frequente o cronico. I risultati ottenuti mediante EGG non hanno evidenziato alcuna associazione statisticamente significativa tra presenza di alterazioni della cinematica mandibolare e presenza di TTH. Possono essere considerati, sostengono gli Autori, dei fattori di rischio per la TTH l’irregolarità dei cicli masticatori, l’ampiezza dell’apertura, la lateralità estrema, la ridotta protusione estrema, la deviazione sagittale protusiva e la deviazione frontale.

Per quanto riguarda i risultati ottenuti mediante visita gnatologica, gli Autori riferiscono che sono stati riconosciuti fattori di rischio per lo sviluppo di TTH: dolori facciali, dolore dell’apparato masticatorio, dolore a livello cervicale posteriore, dolore all’apparato articolare, dolore a livello auricolare, pregresso trauma e dolore a livello oculare.

“Lo studio della cinematica mandibolare –sostengono gli Autori- risulta imprescindibile da una corretta valutazione strumentale e clinica, che permette un’individuazione precoce di segni preditivi di TMD e TTH.


Riproduzione vietata Ritorna alle notizie
Aiutaci a mantenere viva l'informazione de ildentale: abbonati

 
Questo sito utilizza cookie di profilazione propri e di altri siti per inviare all'utente comunicazioni commerciali in linea con le preferenze manifestate durante la navigazione.
AVVISO: D-Press sas informa che, accedendo al sitowww.ildentale.it l'utente acconsente all'uso dei cookies per le finalità sopra indicate.
Proprietà D-Press sas PI:01362010058 redazione@ildentale.it