Da tempo i presidenti provinciali CAO lamentano le difficoltà di poter aprire i procedimenti disciplinari nei confronti dei propri iscritti, in particolare per i reati connessi all’esercizio abusivo della professione, perché giudici e procure non li informano.
Per sollecitare una più stretta collaborazione tra magistratura ed Ordine, il presidente della FNOMCeO Amedeo Bianco ha scritto al ministro della Giustizia Angiolino Alfano chiedendo più collaborazione.
“Gli ordini provinciali –scrive Bianco- hanno il diritto/dovere di ottenere informazioni sull’inizio e sull’esito dell’azione penale nei confronti degli iscritti, in base ad una specifica disposizione normativa prevista dall’articolo 44, 1° comma, del D.P.R. 5 aprile 1950 n. 211”. “Sulla base di questa normativa -continua il presidente FNOMCeO- sarebbe necessario che le competenti giurisdizioni penali dessero costante informazione agli Ordini provinciali competenti per territorio sull’inizio e sull’esito dei procedimenti penali che riguardano i medici e gli odontoiatri italiani”.
Informazioni, ricorda Bianco, che “permetterebbero agli Ordini di svolgere pienamente i compiti disciplinari di competenza, attualmente resi difficoltosi proprio in carenza di un flusso di informazioni da parte delle competenti autorità giurisdizionali”.
Comprendendo l’ulteriore impegno che andrebbe a gravare sulle cancellerie giudiziarie, Bianco conclude ricordando che una maggiore collaborazione tra Organi giurisdizionali e OMCeO garantirebbe l’esercizio dell’azione disciplinare a tutela della salute dei cittadini.