Dopo le recenti “bacchettate” all’Ordine sia sul tema delle liberalizzazioni che sul numero chiuso ai corsi di laurea, il presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato interviene nuovamente sulla trasparenza delle tariffe dei professionisti e sulla pubblicità.
L’occasione è l’audizione avvenuta mercoledì 20 maggio presso la Commissione X Attività produttive della Camera dei Deputati nell'ambito dell'indagine conoscitiva sulla situazione e sulle prospettive del sistema industriale e manifatturiero italiano in relazione alla crisi dell'economia internazionale.
Rispondendo ad alcune domande rivolte dai membri della commissione il presidente dell’AGCM Antonio Catricalà, evidenziando il lavoro svolto dall’Autorità in merito al monitoraggio sulle libere professioni e sullo stato della concorrenza ha detto: “Stiamo lavorando sulla possibilità di aprire indagini istruttorie per intesa sul semplice codice etico e abbiamo avviato già alcune istruttorie per singoli comportamenti di ordini.
“Ad esempio –ha continuato- il competente ordine ha sanzionato alcuni odontoiatri che aderivano a un'iniziativa di una associazione di consumatori a Bolzano, pubblicando online le proprie tariffe. È strano che proprio gli odontoiatri facciano questo, poiché i loro avversari non sono rappresentati dalla concorrenza, bensì dall'abusivismo. La loro professione è la più esposta, in questo senso, in Italia. L'idea di mettere un po' di pubblicità su Internet dovrebbe invece piacere all'ordine perché, almeno, si sa chi sono, è chiaro qual è il loro numero e quali sono le persone che esercitano. Abbiamo dovuto aprire un'istruttoria, ci sono stati presentati alcuni impegni, che non sono sembrati sufficienti, per cui procederemo all'accertamento delle responsabilità”.
La vicenda risale al maggio del 2008 quando l’Ordine di Bolzano impedì ad alcuni iscritti di pubblicare su un sito internet di una locale associazione, il “Centro tutela consumatori utenti”, le tariffe praticate. L’iniziativa, denominata “Operazione trasparenza”, puntava a permettere ai cittadini di scegliere il proprio dentista anche in base alle tariffe proposte cercando di contrastare anche il turismo odontoiatrico.